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Riabilitazione e Consapevolezza: Scuola e Democrazia; Come una Equazione Matematica

Riabilitazione e Consapevolezza: Scuola e Democrazia; Come una Equazione Matematica

LO SCOPO: Lo scopo di questo articolo è quello di mettere in evidenza come il processo rieducativo non sia possibile senza la consapevolezza/coscienza (passaggio dall’oggettivo al soggettivo) e come la consapevolezza possa scaturire solo da una società democratica.

Inoltre vuole rispondere alla domanda che potremmo porci: “Come può l’ingegneria essere riuscita nella riabilitazione robotica sulla base delle scienze cognitive che negano la consapevolezza”?

METODI E MATERIALI: l’intelligenza artificiale e la teoria biologica della mente di Bernardini Alba.

L’intelligenza artificiale, come illustrato nel precedente articolo: “hikikomory e covid-19: come prodotti della società tecnologica avanzata” è stata costruita sulla base di costrutti mentali dedotti dall’osservazione del comportamento umano lasciando fuori il processo (scatola nera) che al comportamento dà origine; cioè: la coscienza/consapevolezza. Le informazioni prese in considerazione per la sua teorizzazione sono state quelle provenienti dallo spazio esterno (visive e uditive).

Bernardini Alba per formulare la  Teoria Biologica della Mente ha preso in considerazione, per la prima volta, anche le informazioni dell’energia dello spazio interno (energia muscolare e i suoi due aspetti (onda e quantum). Proprio quest’ultima ha permesso :

  1. di dare le basi biologiche alla coscienza,
  2. di sostenere che il SN elabora un solo processo che si identifica nel processo motorio,
  3. di mettere in relazione i processi fisiologici con quelli psicologici,
  4. di valutare lo spostamento tridimensionale dell’energia.

Questa scoperta innovativa e sensazionale avvenuta nella Scuola Italiana fuori dall’ambito accademico per merito di un insegnante di educazione motoria in un momento critico della robotica in cui si cercavano soluzioni, ha provocato una forte reazione in ambito scientifico internazionale che ha portato:

  • al disconoscimento della paternità della scoperta,
  • al congelamento delle relative pubblicazioni dell’autore,
  • alla riformulazione della teoria come di seguito illustrata.

Per non entrare in contraddizione con le scienze cognitive su cui l’intelligenza artificiale si basa, fu necessario una riformulazione della nuova teoria: si all’energia muscolare, ai suoi due aspetti e al suo spostamento tridimensionale che invano si ricercava nell’energia dello spazio esterno e si a tutto ciò che riguarda la fisica del movimento sul sistema di riferimento corpo; ma il movimento che l’energia muscolare genera fu considerato automatico per negare il solo processo elaborato dal SN e per negare la coscienza.

Questa riformulazione a cosa porta? Da un lato a un grande sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale in generale, al dominio della farmacologia in psichiatria e in psicologia e dall’altra alla negazione della rieducazione e recupero delle abilità cognitive attraverso l’esperienza motoria. Ma ciò che tradisce questa artificiosa riformulazione è la riabilitazione robotica. Infatti la possibilità di trasferire informazioni dalla mente umana ad una protesi meccanica perché si attivi in sostituzione di una parte mancante del corpo non è possibile se non si ammette il passaggio dall’oggettivo al soggettivo e vice versa e con esso la coscienza (vedi:”The cognitive and rehabilitative process through motor experience, from objective to subjective ona single-case study” (international Journal of Bioelectromagnetism Vol. 11, No 2, pp. 91-96 2009) e quindi la teoria biologica della mente di Bernardini Alba. Per la stessa ragione, non è possibile rieducare il processo motorio-cognitivo-comportamentale nella scuola, nella neuro-riabilitazione e nella psicologia se manca questo passaggio fondamentale o non è preso in considerazione.

Ma la scuola, l’istituzione scolastica nella quale è avvenuta la sperimentazione del metodo rieducativo del processo mentale che ha portato alla formulazione della teoria biologica della mente, come ne esce?

Invece di essere interessata alla sperimentazione del metodo rieducativo su più ampia scala, la scuola si vede costretta a subire la legge 170/2010 che regolamenta i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sulla base delle scienze cognitive. Questo significa cronicizzare e aggravare il deficit anziché rieducarlo e risolverlo (vedi blog legge 170/2010), per di più contro il diritto all’istruzione garantito dalla Costituzione Italiana.

CONCLUSIONE: Per concludere, se osserviamo gli effetti di quanto fin qui illustrato possiamo dire che l’attuale società (vedi Tesi: “Violenza e coscienza nella difesa del sé”) è nelle mani di potenti che non si attivano per soddisfare i bisogni/diritti dell’individuo ma per procurare profitti a sé stessi e si impegnano fortemente per eliminare tutto ciò da cui non possono trarre profitto e sviluppa la consapevolezza dell’individuo..

In tutto questo però ciò che più preoccupa e fa male è il silenzio di studiosi e scienziati che, pur essendo a conoscenza di false verità, sembrano non preoccuparsene. E’ difficile accettare di non poter confidare neppure nella scienza; ciò comunque vuol dire che la conoscenza da sola non basta, è necessario anche la coscienza/coraggio che i nostri scienziati sembrano aver perso o forse non hanno mai avuto e peggio ancora la negano per sentirsi liberi da ogni responsabilità.

A questo punto possiamo dare una spiegazione psicologica da attribuire alla realizzazione del sé. Gli scienziati hanno bisogno di finanziamenti per le loro ricerche. Così per poter mettere in atto i loro progetti si mettono nelle mani di chi può finanziarli; la curiosità del risultato è una forte motivazione che che porta ad un’alleanza, poche volte etica, tra scienziato e finanziatore.

Ma anche messo in questi termini ciò che si conferma fondamentale è l’educazione alla realizzazione del Sé. Per questo la scuola è l’arma più adatta da impugnare.

Ora si può affermare che la democrazia di un paese si misura dalla cura che dedica alla formazione di base di tutti i suoi cittadini.

 

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