RECOVERY PLAN una scatola vuota
Recovery plan una SCATOLA VUOTA.
Perché scatola vuota, perché è stato presentato così in ritardo e senza contenuto? E’ la domanda che mi sono posta, alla quale ho cercato di rispondermi e vorrei condividere.
Le ipotesi sono due 2:
- o si è incapaci a mettere dentro la scatola il contenuto necessario alla situazione e al bisogno.
- o si lascia vuoto perché sia approvato senza discutere e poi metterci qualunque cosa si voglia.
Nel primo caso si deve parlare di incompetenza, nel secondo di sotterfugio, intrallazzo, ambiguità. In entrambi i casi si è di fronte a una situazione negativa e allarmante se si aggiunge la mancata assegnazione della delega ai Servizi Segreti.
Si sta parlando di un ingente investimento per la rinascita del Paese Italia. In questa situazione non è ammesso né incapacità né ambiguità. L’intervento di un numero esiguo di politici non è insensato e irresponsabile, anzi dovremmo meravigliarci che solo pochi siano intervenuti. Ancora più strano è che la maggior parte dei cittadini accetti di mettere il loro destino nelle mani di chi non sa cosa fare o è disposto a fare qualunque cosa ma non in modo democratico, alla luce del sole e inoltre senza sapere chi è chiamato al controllo.
La nostra classe politica è un pianto “ovunque il guardo giri” (del resto una scuola disastrata non può essere davvero formativa). Quello che possiamo augurarci, se ancora fosse nelle capacità dei politici, sarebbe necessario che prendessero coscienza dei loro limiti e i capaci e i competenti (il loro numero è abbondante per poter scegliere) si mettessero a collaborare per il comune obiettivo: far rinascere il Paese.
Si assiste invece a uno scenario raccapricciante di rifiuto alla collaborazione: Noi non staremo mai con…. ecc. ecc.
Da bambina ho giocato molto e quando uno dei miei compagni mi faceva un dispetto e/o disapprovavo il loro comportamento dicevo: “non gioco più con te”. Questo è il comportamento che caratterizza i nostri politici e mette in evidenza che per loro è più importante il risentimento, l’interesse personale e di parte/poltrona che il bene comune/nessuna poltrona.
Cosa dobbiamo aspettarci allora?
- che prendano coscienza?
- l’intervento del Capo dello Stato?
Mi pongo sempre domande e cerco risposte il più possibile oggettive. Qualche giorno fa è stato ricordato (perché noi siamo molto propensi a ricordare ma poco a guardare avanti) l’agguato al Fratello del Presidente ucciso perché voleva il cambiamento in senso democratico e libero. Dopo 40 quaranta anni è cambiato qualcosa di sostanziale?
Suo fratello è ora Capo dello Stato sono certa che aiuterà a cambiare verso la democrazia e la libertà.