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Perché è fondamentale Saper Scrivere in Corsivo

Perché è fondamentale Saper Scrivere in Corsivo

Ogni tanto qualcuno si sente autorizzato a dare informazioni più o meno attendibili e dire mezze verità sull’argomento in questione. Eppure diventa semplice e chiaro, quando la scienza è libera, basta prendere in considerazione la teoria biologica della mente di Alba Bernardini.
La scrittura è un processo cognitivo e più propriamente rappresenta la (fase 3/risposta) del processo stesso. Inoltre dobbiamo considerare i due percorsi dei due aspetti dell’energia. ( invito a leggere il mio articolo :”the passage from objective to subjective in language” (2015) pubblicato sulla Gazzetta Medica Italiana Ed. Minerva Medica.
Ciò premesso, la scrittura rappresenta la forma convenzionale/nome dell’oggetto percepito; cioè è composta da due percorsi in parallelo:
1. percezione dell’oggetto (quantum)
2. percezione della forma convenzionale/nome (wave/uso-significato).
Per rispondere alla nostra domanda perché è fondamentale saper scrivere in corsivo, dobbiamo prendere in considerazione il punto 2: percezione della forma convenzionale/nome wave-uso/significato dell’oggetto.
La scrittura in corsivo, infatti, è espressa attraverso l’uso di un’onda/linea 3D che nel suo continuo spostamento in alto, in basso, ribaltata sopra-sotto, da sinistra a destra e/o viceversa riesce a rappresentare tutte le vocali e consonanti dell’alfabeto dando origine al nome.
Se i ragazzi hanno difficoltà a percepire un’onda in 3D avranno difficoltà a scrivere in corsivo. In questi ultimi decenni il fenomeno è aumentato in modo preoccupante e anziché affrontarlo si è preferito aggirarlo favorendo la scrittura in stampatello. La mia ricerca ha dimostrato che la prima causa scatenante della difficoltà a scrivere in corsivo è l’uso abuso di attrezzi tecnologici. Questi ultimi portano a selezionare percorsi/wave rettilinei, uni dimensionali come, ad esempio, una piccola barra rettilinea che spostata nello spazio/foglio origina la scrittura in stampatello. La difficoltà a percepire un’onda/wave in 3D dà origine ai disturbi specifici di apprendimento (DSA).
Il ragazzo DSA non ha problemi nella percezione dell’oggetto, invece ha difficoltà nella decodifica del nome corrispondente all’oggetto e quindi al suo significato/uso a cui segue tutta la problematica conosciuta che non si risolve con la compensazione indicata e regolata dalla legge 170/2010, ma con un percorso rieducativo che miri a recuperare la percezione 3D dello spostamento dell’energia/onda.
Non riconoscere l’uso/significato/nome dell’oggetto comporta un deficit nel ragionamento logico; cioè nel riorganizzare le parole/informazioni con conseguente riduzione delle capacità cognitive e disturbi del comportamento.
Questi sono i reali motivi dell’importanza di saper scrivere in corsivo; ciò non deve essere sottovalutato, aggirato ma affrontato in modo da evitare e/o prevenire Disturbi Specifici di Apprendimento. Tutto il resto è narrazione, politica; di certo non è scienza.

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