L’Influenza Sociale e lo Sviluppo della Tecnologia
Il modo di processare lo stimolo dell’energia proveniente dai due spazi, così come sostiene la teoria biologica della mente, permette a ciascuno di noi di usare lo stesso sistema di riferimento e la stessa costante (propriocezione), ci rende capaci da una parte di concordare nella interpretazione dei fenomeni fisici e naturali, dall’altra di interagire e comprenderci l’uno con l’altro16. Noi riteniamo sia questa condivisione che permette all’uomo di costruire una società per dominare le forze della natura e soddisfare i propri bisogni. Questa stessa condivisione, secondo noi, risponde e costituisce in modo scientifico il fondamento psicoanalitico della psicologia delle masse. Freud17, ha dato un suggerimento metodologico innovativo e importante cioè:” non esiste una pulsione sociale o gregaria indipendente dalle pulsioni che operano nella psicologia individuale; e sostiene al contrario che le manifestazioni
16 Bernardini, :2010
17 Freud S., :1921: pag.188
sociali vanno indagate avvalendosi delle stesse acquisizioni della psicologia individuale”. In virtù della teoria biologica della mente è ora possibile dare un supporto teorico scientifico al suggerimento di Freud. Sotto questa prospettiva innovativa affronteremo il modo in cui la società influisce sulla struttura del sé, in particolare sul disagio sociale che sempre più si esteriorizza in comportamenti disadattivi, depressivi, aggressivi e violenti specialmente nei giovani. Freud sostiene18: “la malattia del paziente è una reazione di protesta contro il mondo malato in cui vive.” Indagando le manifestazioni sociali con lo stesso processo del comportamento individuale, arriviamo così a dire che nell’individuo il processo corrisponde alla struttura del sé, alle sue abilità conoscitive, al suo patrimonio conoscitivo/cultura; nelle manifestazioni sociali, invece, determina la storia di quella società e diventa patrimonio culturale collettivo. Lo sviluppo rapido della scienza ha portato l’uomo a un dominio sempre più forte sull’ambiente e allo sviluppo della tecnica per soddisfare i suoi bisogni. La tecnica è diventata il dominio della società e la tecnologia il dominio della politica.
Nel corso della storia l’uomo ha acquisito sempre maggiore consapevolezza di sé, in particolar modo in seguito ad eventi bellici in cui il popolo, le masse diventano importanti, decisive sia per la difesa dei diritti individuali sia per la difesa dei diritti della società di appartenenza. Ma le masse, per contratto, hanno conferito potere decisionale alla classe dirigente e perché i diritti/bisogni di tutti siano rispettati, soddisfatti occorre che coloro che hanno avuto mandato siano in grado di gestire il potere con grande equilibrio, conoscenza e coscienza. Conoscenza e coscienza vuol dire intuire un percorso sulla base della conoscenza acquisita, della situazione attuale, dei bisogni di chi ti ha dato mandato (che dovrebbero corrispondere a quelli della classe dirigente), pianificare un programma affinché i bisogni siano soddisfatti nell’attualità e in una prospettiva futura. Che cosa è questo processo se non un processo cognitivo in ambito sociale? Ma cosa succede quando la classe dirigente non ha consapevolezza e i due percorsi neurali nel loro processo cognitivo non sono in sincrono? La classe dirigente non riesce ad assolvere e/o non ha intenzione di assolvere al mandato secondo verità ed etica come Marcuse intende e come noi intendiamo e dovrebbe essere inteso. Poiché in difetto e in minoranza, essa si mette in difesa usando come strumento di potere non la verità, ma la sua manipolazione che ha come scopo, il profitto.
18 Freud, :1921