Il Gioco D’azzardo
Il potere politico della tecnologia sui disturbi comportamentali si esteriorizza in modo particolarmente evidente anche attraverso il gioco d’azzardo: slot machines e video poker in particolare. Queste macchine tecnologiche sono l’interfaccia che trasforma il processo mentale tridimensionale in un processo unidimensionale e conseguentemente il comportamento del giocatore in comportamento patologico. Sono state progettate per trarre profitto dalla massa, da persone già in difficoltà socio economiche di cui l’attuale società è responsabile. Nella speranza di una vincita, esse si privano di quel poco che hanno trovandosi alla fine più “disgraziate” di prima. Tutto questo grazie alla computazione di algoritmi che non permettono una facile vincita e all’applicazione di principi della psicologia tradizionale. Il “CONDIZIONAMENTO OPERANTE”, per esempio, associato ad una ricompensa (la probabile vincita) riesce a far cambiare il comportamento del soggetto. Motivato dal bisogno, condizionato dalla ricompensa, il giocatore spende sempre più tempo e denaro davanti a queste macchine fino a che il suo processo mentale diventa unidimensionale. Il soggetto non riesce più a controllare il suo comportamento che ormai segue le stesse leggi della fisica che governano le informazioni visive e uditive a cui è prevalentemente esposto.
La risposta, quindi, sarà ripetitiva, causa effetto, impossibile da controllare. La condizione misera cui il giocatore è ridotto, nella maggior parte dei casi, darà origine a una serie di eventi psicopatologici e criminali contribuendo in tal modo a incrementare l’economia dei servizi verso la quale la società attuale si è indirizzata. Il profitto si auto finanzia attraverso la strumentalizzazione della massa.