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Un Nuovo Marker per la Diagnosi Precoce dell’Autismo: La divergenza del punto di fissazione delle due emi-retine nasali

Un Nuovo Marker per la Diagnosi Precoce dell’Autismo: La divergenza del punto di fissazione delle due emi-retine nasali

Introduzione.

L’individuazione del nuovo marker può essere provata dalla Teoria Biologica della Mente. Essa sostiene che il processo motorio, il processo cognitivo e la struttura/costituzione del DNA hanno in comune il solo processo delle informazioni (information processing). L’apparato muscolo scheletrico è il Sistema di Riferimento tridimensionale in cui l’energia/informazioni dei due spazi (interno ed esterno) si allinea nell’unità di tempo.

A sua volta, la Teoria sopra nominata fu elaborata da me come conseguenza di un nuovo metodo rieducativo basato prevalentemente su esperienze motorie. Il metodo è stato sperimentato con successo su bambini con difficoltà di apprendimento nel Sistema Scolastico Italiano.

Come insegnante di Educazione Fisica, osservai nei miei alunni la correlazione tra deficit motori e deficit cognitivi. Così focalizzai l’attenzione sul processo motorio.

La sperimentazione dette prova che il deficit dipende nella mancanza di sincronismo delle informazioni dei a) – due spazi, b) – dei due aspetti dell’energia sul Sistema di Riferimento tridimensionale corpo.

La fase afferente; il pezzo mancante dell’attuale psicologia cognitiva.

Mi resi conto che, prima della mia ricerca, il processo cognitivo era stato investigato (e lo è tuttora) in fase efferente, o top-down per eseguire le azioni stabilite in risposta ai”command neurons”.

Per dare risposta all’efficacia del mio metodo, dovetti investigare la FASE AFFERENTE o bottom-up, che porta informazioni dalla periferia al cortex: il pezzo mancante o la “black box” della psicologia cognitiva.

Inoltre dovetti dividere il processo motorio (processo cognitivo) in tre fasi: 1) – la fase afferente, 2) – il passaggio dall’oggettivo al soggettivo (memoria-le basi biologiche della coscienza), 3 – fase efferente o risposta.

NOTA BENE: La fase efferente è conseguente a quella afferente; quest’ultima è a carico della struttura cerebrale che, a sua volta, dipende dall’esperienza motoria e dalla struttura/composizione del DNA.

LA SVOLTA

Questo originale punto di vista, può essere considerato una svolta nell’attuale processo cognitivo come di seguito:

  • la fase afferente del processo motorio/cognitivo è stato preso in considerazione per la prima volta.

  • Secondo i due aspetti dell’energia (wave e quantum),

  • l’energia dello spazio esterno ed interno può essere studiata nell’unità di tempo attraverso percorsi paralleli come un unico processo sul sistema di riferimento tridimensionale corpo,

  • la Coscienza trova le sue basi biologiche,

  • la Psicologia può diventare una scienza,

  • nuove variabili devono essere prese in considerazione per la sperimentazione.

LO SCOPO:

sulla base delle premesse sopra esposte, lo scopo di questo studio è dimostrare che lo spostamento del punto di fissazione delle due emi-retine nasali ( difficoltà a guardarsi dritto negli occhi), può essere considerato un nuovo marker per la diagnosi precoce dell’autismo.

Per ottenere questo, l’esperimento sotto riportato prese in considerazione nuove variabili suggerite dalla Teoria Biologica della Mente come di seguito:

  • percezione dello spazio esterno

  • percezione dello spazio interno

  • percezione delle tre dimensioni

  • lateralità

  • costante propriocettiva.

Materiali e Metodo

Chiamiamo il soggetto Alice, una ragazza autistica di 12 anni. Come tutti gli autistici essa è incapace di guardarti dritto negli occhi, non le piace essere toccata. Essa mostra ecolalia, comportamenti ripetitivi, sottile senso dell’udito. Le piace cantare e ascoltare musica. Prima e durante il programma rieducativo, essa non assunse medicine.

Alice fu testata secondo le nuove variabili suggerite dal nuovo metodo riabilitativo. Le osservazioni che risultarono dai test portarono a sostenere che i deficit mostrati da essa sembrarono dovuti alla mancanza di sincronismo tra le informazioni visive (mondo esterno) e quelle propriocettive (mondo interno) nel loro ribaltamento sui tre assi direzionali del sistema di riferimento corpo.

L’Autore, quindi, ritenne opportuno applicare il suo metodo in questo soggetto. Un programma rieducativo fu pianificato; obiettivi percettivi ed educativi-cognitivi furono stabiliti.

Risultati:dopo cinque mesi di trattamento ( tre volte alla settimana), nel recupero propriocettivo, il miglior risultato fu una certa acquisizione della costante propriocettiva; nel recupero educativo-cognitivo: la soluzione di semplici problemi, come mostrano i grafici 1 e 2, sotto riportati.

tutte le variabili furono valutate all’inizio e alla fine del trattamento e tutte mostrarono un sensibile e significativo miglioramento. Come la percezione di sé (spazio interno) e la percezione del mondo esterno.

Discussione:

Le due modalità coinvolte, somatosensitiva (spazio interno) e visiva (spazio esterno), danno origine rispettivamente, a mappe somatotopiche e retinotopiche che si allineano nel Culliculum Superiore, Brainstem e Talamus prima di raggiungere il cortex.

Somatosensory modality. Prendendo in considerazione la fase afferente del processo motorio, dovetti considerare due aspetti dell’energia: 1) lo spostamento (wave), 2) la forza (quantum); la forza/quantum dà origine allo spostamento 3dimensionale/wave nell’unità di tempo.

Wave e quantum hanno una differente frequenza: bassa frequenza per wave, alta frequenza per quantum. Perciò devono essere elaborati in modo separato. Analizzando le emisferiche differenze e i circuiti elettrici, sostenni che RH (Right Hemisphere) elabora le basse frequenze/wave e LH (left hemisphere) elabora le alte frequenze/quantum.

Poiché il loro rapporto deve essere valutato nell’unità di tempo (teoria elettrofisiologica di L. Llinas) secondo le coordinate spaziali (sopra, sotto, destra, sinistra,avanti, indietro), un sistema 3dimensionale e una costante sono necessari. Il sistema muscolo-scheletrico è il sistema di riferimento. La propriocezione è la costante.

Sul sistema di riferimento corpo, in accordo con l’asse orizzontale, le informazioni della parte bassa e alta del corpo sono portate dal fascicolo cuneato e gracile rispettivamente.

In accordo con l’asse verticale, le informazioni sono distinte in parte destra e sinistra del corpo elaborate dall’emisfero contro-laterale secondo le differenze emisferiche.

Nel Brainstem le informazioni si ribaltano sopra-sotto e da sinistra a destra (nell’unità di tempo) per essere elaborate in modo completo; solo la controlateral deviation porta informazioni ipsilaterali, definendo in questo modo il punto di origine del movimento.

Modalità visiva: le informazioni dello spazio esterno sono ribaltate sopra-sotto nella retina in accordo con l’asse orizzontale; inoltre, sono distinte in emiretina temporale ed emiretina nasale in accordo con l’asse verticale. Ciascuna emiretina temporale porta informazioni dell’emicampo visivo controlaterale secondo le emisferiche differenze (basse e alte frequenze). Mentre ciascuna emiretina nasale porta informazioni ipsilaterali definendo così il punto di fissazione.

Entrambe le modalità (visual e somatosensory) hanno un sistema di riferimento in cui registrare le informazioni in accordo con le coordinate spaziali, inoltre, il punto di incrocio dei tre assi direzionali corrisponde al punto in cui il punto di origine del movimento e il punto di fissazione possono allinearsi nell’unità di tempo sul sistema di riferimento 3dimensionale corpo.

Con perno in questo punto, le informazioni devono essere ribaltate sopra sotto e da destra a sinistra e/o viceversa, nell’unità di tempo, per avere informazioni complete dei due spazi.

In questo modo le informazioni dello spazio esterno acquistano 3 dimensionalità e significato. Esse passano dall’oggettivo al soggettivo; la coscienza trova le sue basi biologiche.

Conseguentemente a ciò che abbiamo discusso sopra, è possibile sostenere che la mancanza di allineamento del punto di origine del movimento e del punto di fissazione nell’unità di tempo sul punto di incrocio dei 3 assi direzionali del S.R. corpo, dà origine a deficit percettivi, cognitivi e a disturbi del comportamento.

Conclusioni:

Nei soggetti autistici le informazioni dello spazio interno elaborato da RH è “fuori tempo”. Tale ritardo è anche nella elaborazione delle due emiretine nasali (informazioni ipsilaterali), dove l’informazione visiva è elaborata in tempo solo riguardo al quantum. Siccome il quantum è elaborato da LH, questo emisfero sarà dominante. Questa condizione causa uno spostamento del punto di fissazione a sinistra con conseguente inclinazione dell’asse verticale a sinistra.

Ciò impedisce il ribaltamento dell’informazione sul sistema 3dimensionale di riferimento corpo. L’informazione percepita si riferisce solo 1) – al sistema di riferimento della retina in cui l’asse verticale è inclinato a sinistra, 2)- all’energia dello spazio esterno, 3) – al quantum (LH). Infine un’altra osservazione è necessaria; cioè: l’energia dello spazio esterno (elettromagnetica e acustica) si propaga lungo linee rette con uno spostamento avanti indietro secondo le leggi della fisica. L’asse verticale inclinato a sinistra tende a giacere sull’asse orizzontale. Tutto questo porta i soggetti autistici a processare le informazioni dello spazio interno come le informazioni dello spazio esterno cioè:

  1. con uno spostamento avanti-indietro lungo l’asse orizzontale,

  2. in modo inconscio,

  3. senza significato.

Perciò la divergenza del punto di fissazione può essere considerato un nuovo marker per la diagnosi precoce dell’autismo.

LE CAUSE BIOLOGICHE DELL’AUTISMO

La mia ricerca è andata oltre, cercando le cause biologiche del ritardo o mancata percezione delle informazioni propriocettive, in particolare, nei meccanismi che portano alla contrazione muscolare. Così analizzai gli effetti diretti e indiretti del principale neurotrasmettitore or neuromodulatore del SNC: serotonin 5-Hydroxtryptamine 1.

Questa ricerca evidenzia e conferma l’unicità del processo delle informazioni, come sostenuto dalla Teoria Biologica della Mente. Secondo quest’ultima l’AUTISMO sarebbe dovuto a un alterato RNA editing di 5-HT2c receptor isoform che scatenerebbe una varietà di risposte cellulari responsabili del ritardo nella contrazione muscolare 2.

La Comunità Scientifica Internazionale dovrebbe confermare questo studio allo scopo di:

  1. riconoscere la natura scientifica della Teoria Biologica della Mente,

  2. stabilire linee guida scientifiche nel campo educativo,

  3. fare della Psicologia una scienza nel campo rieducativo.

1- American College of Neuropsychopharmacology (2002) Philadelphia USA

2- “Autism a new Perspective” – Alba Bernardini -(2011)”. Ed. Minerva Medica – Torino – Italy

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